Incontrare e incontrarsi

Quest’anno il Premio viene dedicato a Tina Merlin. La giornalista trichianese non è stata solo “quella del Vajont”, come viene generalmente ricordata. È stata prima di tutto una donna capace di immaginare, senza distogliere lo sguardo dalla realtà.

Da corrispondente del quotidiano “L’Unità” si è interessata ai problemi dell’emigrazione, del lavoro, dello sfruttamento del territorio, del progresso osservato con dubbi e curiosità. Nel farlo non ha smesso di incontrare le persone, i suoi “montanari”, uno dei volti emblematici di chi sta ai margini, e a loro ha dato voce, con speranza e rabbia.

Questo fa il giornalismo che non si limita alla cronaca; questo fanno la letteratura e l’esercizio della scrittura. A partire da questa attitudine all’ascolto e al confronto che ha caratterizzato l’attività indocile di Tina Merlin, Incontrare e incontrarsi è il tema scelto per questa edizione.

L’identità umana e collettiva non corrisponde a un dato, è sempre un processo e non esclude il dialogo.
Nell’incontro, che può tradursi nell’attraversamento dell’altro e nello scontro con il diverso, l’identità si definisce mettendosi in discussione. Per questo motivo i testi letterari sono ricchi di incontri, nodi e snodi strategici dell’intreccio narrativo e della storia; le modalità e le forme cambiano nei secoli, definiscono di volta in volta la nuova antropologia, sempre ci parlano dei destini individuali e generali.

Nella memoria si affollano i tanti rapporti di forza, d’amore, di solidarietà, quelli tra generazioni che riempiono le pagine narrative e poetiche: tra Don Abbondio e i bravi nei Promessi sposi; tra il protagonista e Jean in Se questo è un uomo; fra Cosimo e Viola nel Barone rampante; quello epifanico lungo le strade di Parigi nei versi di A una passante di Baudelaire… Molti rimangono da inventare e da scrivere.

Gli incontri sono eventi volontari e involontari; avvengono con le parole, con i gesti, anche silenziosamente, nella vicinanza e nella lontananza, comunque nello spazio e nel tempo. Possono mutare nel profondo le persone e i personaggi oppure non lasciare traccia; possono essere incontri mancati o indelebili, reali, spesso vagheggiati. In ogni caso hanno il potere di svelare la relazione tra l’io e il mondo.


Qual è l’incontro che merita di essere raccontato? E quello che si sarebbe voluto fare o si è atteso invano? Quale ha innescato un cambiamento profondo obbligando a incontrare se stessi in modo nuovo? Nell’epoca del virtuale e dell’evaporazione dell’esperienza è ancora possibile incontrare e incontrarsi? Che sia programmato o casuale, desiderato o respinto, felice o tragico, vero o fantastico, ognuno ha un incontro da condividere e narrare.

Alessandra Grandelis

Docente dell’Università di Padova, responsabile scientifico dell’Associazione Fondo Alberto Moravia

Presidente di Giuria del premio “Trichiana Paese del Libro”

IL BANDO DI PARTECIPAZIONE

Il bando dell’edizione 2023, con informazioni sulle modalità di partecipazione, la scadenza per la presentazione delle domande e i dettagli relativi alle premiazioni, è disponibile per il download sul nostro sito. 

ANTOLOGIA DEI RACCONTI FINALISTI

I racconti finalisti sono stati raccolti in un’antologia pubblicata a cura dell’Amministrazione comunale, stampata in 250 copie, e scaricabile in formato pdf sul nostro sito. 

Gli appuntamenti

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